Costruiamo il nuovo Ticino

 

…lottando contro l’austerità:

Come nel resto d’Europa anche da noi si stanno facendo strada misure di austerità che consistono nel tagliare sui servizi pubblici e lo stato sociale ai danni delle fasce popolari, le quali già oggi faticano a tirare le fine del mese. Misure di austerità che il Granconsiglio ha reso strutturali con l’approvazione recente del freno alla spesa, di fatto impedendo una politica ridistributiva all’ente pubblico. Ma i sacrifici di fronte a questa crisi economica non è giusto che siano solo i salariati e i ceti più deboli a doverli accettare.

 

…rafforzando i diritti sul lavoro:

Viviamo un contesto fatto di precarietà sui posti di lavoro e di difficoltà occupazionali. E al posto di affrontare questi problemi, il resto dei partiti crea o finte-soluzioni illusorie (il Ticino a statuto speciale) o azioni tese a dividere i salariati fra loro in una guerra fra poveri. Le soluzioni sono state da noi presentate con l’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”, che chiedeva ad esempio l’aumento degli ispettori del lavoro. Ma il dumping lo crea lo stesso governo (e i partiti che lo compongono) applicando Contratti Normali con salari a 3mila franchi.

 

…promuovendo un rilancio economico sostenibile:

La forte concorrenza globale e il declino dell’UE rischia di mettere in difficoltà il livello di benessere del nostro Paese, che dovrebbe piuttosto aprirsi maggiormente alla cooperazione con le economie emergenti, sviluppando la ricerca e i settori produttivi ad alto valore aggiunto. Un posto di lavoro nel settore dell’alta tecnologia e dell’innovazione crea infatti un indotto di circa cinque altri posti di lavoro. Riconvertire il settore speculativo-finanziario e valorizzare la produzione interna di punta è quindi la via da seguire, regolamentando però con forza i flussi di capitali e favorire il più possibile realtà a chilometro zero.

 

…introducendo la “Tassa dei milionari”:

Una legge patrimoniale che colpisca in maniera progressiva il 2% della popolazione con un patrimonio superiore al milione di franchi (esentata la prima casa) porterebbe solo al nostro cantone un ricavo di 340 milioni di franchi, utili ad esempio alle assicurazioni sociali. I milionari che hanno speculato in borsa e goduto di ingenti sgravi fiscali verrebbero chiamati finalmente ad essere solidali con la collettività colpita dalla crisi.

 

…favorendo la partecipazione giovanile:

Fra proibizionismo e restrizioni agli eventi ricreativi le città dormono, quando dovremmo invece aumentare gli spazi d’aggregazione sociale, incentivare l’uso dei trasporti pubblici rendendoli gratuiti, e favorire la responsabilizzazione dei giovani senza ingabbiarli: sì quindi al diritto di voto a 16 anni, no al servizio militare obbligatorio e più diritti partecipativi degli allievi nelle scuole.